La nostra vendemmia comincia agli inizi di Settembre quando prepariamo la cantina a ricevere il primo taglio del Primitivo, che generalmente effettuiamo verso la metà dello stesso mese in più riprese, per selezionare rigorosamente di volta in volta il prodotto più maturo e idoneo alla vinificazione. La selezione, infatti, è una pietra miliare del percorso di lavorazione, ma non è l’inizio. La vendemmia giunge all’apice di un lungo e minuzioso lavoro di preparazione che dura per tutti i dodici mesi che la precedono. Inizia subito dopo la conclusione della precedente con l’aratura profonda, atta ad ossigenare terreno e radici, gratificandoli del gran contributo fornito al lavoro appena compiuto.
Si tratta di un percorso continuo con un unico obiettivo ben fisso: la qualità, la passione, l’attenzione devono trasudare dalla bottiglia che ne sarà la finale interpretazione e incarnerà lo spirito e l’amore con cui è stato allevato il frutto di cui è stata riempita.
Questo percorso costante è cadenzato da alcune tappe fondamentali. Dalla fine di Novembre alla fine di Febbraio si compie il primo importante passo: la potatura secca. Nella potatura secca sul nostro sistema di allevamento per il Primitivo, a spalliera con doppia testa, vengono lasciati 2 tralci di lunghezza tale da contenere da 6 a 8 gemme per tralcio, soggette alla successiva selezione in potatura verde. Per il Greco con sistema di allevamento a pergola con 2 – 4 teste il sistema di potatura secca è simile, ma vi è una selezione più drastica in potatura verde.
A fine Aprile, superato il periodo a rischio gelate, si asporta l’ultimo germoglio che ha ormai raggiunto la lunghezza di 15 – 20 cm. Questo sacrificio ha permesso di preservare le altre gemme rimaste pressoché indischiuse dal pericolo delle gelate ed ora dà slancio alla vigorosa vegetazione delle stesse. Fra la seconda metà di Maggio e la prima metà di Giugno con la potatura verde si porta a compimento un altro importante tassello dell’opera, la selezione dei germogli: vengono lasciati solo 3 – 5 per tralcio sul Primitivo e 2 – 3 per tralcio sul Greco.
Dalla seconda metà di Giugno fino alla seconda metà di Luglio avviene un minuzioso ritocco del fondamentale lavoro sinora effettuato con le varie fasi di legatura, sfogliatura, e diradamento dei grappoli, durante le quali vengono tolte le foglie più vecchie, (ormai non più funzionali per le sintesi biochimiche della pianta), le femminelle (vegetazione secondaria sterile che appesantisce lo sviluppo della pianta) e i grappoli in eccesso, al fine di rispettare il disciplinare di produzione del Primitivo DOC Gioia del Colle e ottenere autentici vini naturali e biologici di elevata qualità. Si lasciano solo dagli 8 ai 10 grappoli per pianta, per un peso complessivo non superiore ai 2 Kg per il Primitivo e fino a 4 kg per il Greco. Lo svolgimento di queste operazioni, tutte rigorosamente manuali, avviene chiaramente a più riprese, seguendo la costante evoluzione vegetativa dei nuovi tralci.
Al termine di questa fase la vite ha raggiunto l’assetto definitivo che attraverso il lento e costante processo di invaiatura prima e maturazione poi ci donerà il tanto sospirato frutto di questa storia d’amore che si rinnova ogni dodici mesi.
La costante presenza dell’uomo nel vigneto ci permette di monitorare attentamente lo stato fitosanitario delle nostre vigne, anche grazie alla presenza delle rose in testata ai filari. La rosa infatti soffre le stesse patologie della vite, ma risulta molto più sensibile e manifestandole in anticipo funge da campanello d’allarme e ci consente di intervenire opportunamente e tempestivamente secondo i canoni della nostra conduzione biologica.
A fare da cornice a questo quadro d’autore sono le arature superficiali e la zappatura alla base delle viti 2 volte l’anno, in primavera e in estate, poiché servono a creare una barriera termica al fresco strato di terra, ove albergano le radici, e a eliminare le erbe infestanti. Un’ulteriore basilare attenzione verso il nutrimento della pianta è costituita dalle concimazioni organiche e minerali compiute ogni 2-3 anni, per completare il generoso contributo delle nostre ricche terre rocciose.
Giorno dopo giorno abbiamo accompagnato il nostro frutto fino al momento della raccolta. Per stabilire quando il frutto è pronto per la raccolta eseguiamo continue analisi chimiche ed organolettiche su campioni di uva per saggiarne grado di maturazione ed altri parametri determinanti per la vinificazione. Dai vigneti dislocati tutti intorno all’azienda, le uve appena raccolte vengono condotte immediatamente in cantina per iniziare il loro processo di trasformazione.
Completate le varie tornate di vendemmia del primo taglio del Primitivo, attendiamo gli inizi di Ottobre per la vendemmia del Greco scegliendo con la medesima cura il momento migliore per il taglio. L’ultimo atto della nostra vendemmia è il taglio dei racemi di Primitivo verso la metà di Ottobre.